Esistono molti Gas in Italia. Il GAS Imola si è costituito nel settembre 2002.

Il nostro gruppo è una libera associazione non costituita,  attualmente è formato da circa una cinquantina di persone. A seconda della disponibilità ognuno di noi presta volontariamente lavoro all’interno del gruppo e segue qualcosa:

  • ricerca dei produttori: di solito andiamo a visitarli per accertarci che siano biologici e che mantengano rapporti corretti con eventuali dipendenti e collaboratori;
  • referenti dei fornitori: raccolgono gli ordini e li inviano al produttore, ricevono la merce, la smistano secondo gli ordini e consegnano i prodotti agli altri membri del Gas;
  • amministratore/contabile: tiene i conti e addebita ai membri la merce ricevuta, senza nessun ricarico, se non quello dei costi di spedizione;
  • responsabili mailing-list e sito web: consente a tutti i membri di restare in contatto col gruppo anche se non può partecipare agli incontri, di fare gli ordini e di passare velocemente le informazioni sulle iniziative che ci vedono impegnati, mantiene aggiornato il sito web (struttura e contenuti)

E’ un Gas dove ognuno fa qualcosa, non una semplice mailing list in cui raccolgono gli ordini e li si smista; anche per questo i prodotti non vengono ricaricati e ognuno di noi paga quanto è richiesto dal fornitore.

I prodotti che acquistiamo

il nostro primo passo come Gas è stato definire le caratteristiche che i nostri fornitori devono avere.

  1. I prodotti devono essere biologici, ecocompatibili, equo-solidali
    Vogliamo mangiare sano e vivere in un ambiente pulito. Vogliamo produzioni senza utilizzo di pesticidi, diserbanti e concimi chimici, che rispettino la terra. Vogliamo mangiare cibi naturali, recuperandone i sapori. Vogliamo che anche nel sud del mondo si possa lavorare e vivere con dignità.
  2. I produttori devono essere preferibilmente locali
    La prima ricerca dei fornitori va effettuata sul territorio di Imola o in quelli limitrofi. Perchè i prodotti locali e tradizionali sono portatori di cultura e di identità che rischiano di scomparire sotto la spinta uniformatrice del mercato globale. Consumare prodotti tradizionali significa anche proteggere la biodiversità e inoltre riduce notevolmente l’impatto ambientale del trasporto merci.
    Compriamo in altri territori solo se non troviamo produttori locali che rispettino i nostri criteri di acquisto.
  3. I produttori devono essere prioritariamente associazioni o cooperative sociali, e come seconda scelta cooperative o imprese di singoli che rispettino criteri di partecipazione, democrazia, trasparenza, rispetto dei lavoratori
  4. Il fornitore deve essere produttore/trasformatore e non solo commerciante (tranne i prodotti del commercio equo e solidale) e deve essere data priorità ai produttori che hanno più difficile accesso al mercato. Perché fare Gas è anche una pratica di boicottaggio verso un sistema economico che non ci piace, è un attacco diretto  alla logica spietata delle multinazionali che ricattano e affamano i produttori di tutto il mondo.
  5. Gli imballaggi dei prodotti devono garantire il minimo impatto ambientale
    Perchè vuoti a rendere, confezioni riciclabili, confezioni che utilizzano materiale riciclato sono aspetti che spesso dimentichiamo ma che hanno rilevante impatto ambientale.
  6. Il prezzo dei prodotti
    Più del risparmio a noi interessa pagare un prezzo giusto al produttore, che gli consenta di coprire le spese e vivere dignitosamente.

Gli acquisti avvengono periodicamente, secondo la tipologia del prodotto.

Acquistiamo regolarmente parmigiano reggiano, pasta, riso, miele, legumi, arance, detersivi, mandorle, olio extravergine d’oliva, prodotti del commercio equo e solidale, mele, biscotti, sale.

Gli ordini vengono raccolti a determinate scadenze.
I movimenti di denaro avvengono tramite il conto corrente bancario del gruppo, attivo in Banca Etica.

Il nostro impegno

Non facciamo solo acquisti! Ci siamo occupati